La stessa attitudine nei confronti
del papato è stata manifestata anche a Roma. La nostra guida nella città, un
italiano ben informato e rappresentativo
di una larga classe, ha mostrato una forte ed esplicita opposizione verso tali “assurdità e sciocchezze” per usare le
sue stesse parole. Né egli era soddisfatto dell’attuale governo, perché ci ha
detto. “È molto meglio del governo della
chiesa, ma quello che vogliamo è una repubblica, come quella degli Stati Uniti
d’America, o della Francia”. E come egli ci indicava i costosi adornamenti
di S. Pietro e del Vaticano, continuamente rimarcava: “Tutto questo dispendio è ciò che impoverisce il popolo italiano,
questa non è religione, questo è tutto fatto per l’orgoglio e per il potere”. In
una delle pubbliche piazze ci ha indicato la statua di Giordano Bruno, un
filosofo indipendente del sedicesimo secolo che fu arrestato e giustiziato dall’inquisizione
papale. La statua è stata eretta di recente e viene considerata più come un
memoriale della libertà italiana affrancata dalla schiavitù papale che come un ricordo
degli insegnamenti del Bruno. È una denuncia permanente di parte del popolo
contro i metodi e le dottrine papali, e una sicura indicazione del forte
sentimento anti-papale della popolazione. L’Italia è troppo ben informata dei
metodi e dell’oppressione papale per averne qualche simpatia o nostalgia. C’è
un crescente spirito di indipendenza in Italia, che né il potere civile né quello
ecclesiastico saranno in grado di affrontare, quando da qui a poco, la gente
inizierà a rendersi conto del suo potere, e determinerà di battersi per la
libertà.
Roma - Piazza San Pietro come appariva nel 1890
Roma - La statua di Giordano Bruno nella piazza Campo de' Fiori
opera dello scultore Ettore Ferrari eretta nel 1889
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